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Yogyakarta: e quel tramonto dal Borobudur

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12 Aprile 2019

Ad un’ora e mezza di macchina da Yogyacarta si trova il famoso tempio buddista del Borobudur. Si tratta di un monumento risalente all’800 d.C, oggi il più visitato di tutta l’Indonesia. Il tempio fu misteriosamente abbandonato nel XIV secolo durante la conversione dell’Indonesia all’Islam, con il conseguente declino del buddismo e dell’induismo in tutto l’arcipelago. Il biglietto di ingresso costa una cifra importante rispetto al resto dei monumenti visitabili in Indonesia, il cui costo si aggira intorno alle 2,00 €. Il Borobudur, al contrario, ha un costo di ingresso di circa 450.000 rupie per chi vuole ammirarlo all’alba o al tramonto. Il nostro driver ci ha consigliato di comprare da dei rivenditori, più o meno autorizzati, un biglietto comulativo per visitare sia il Borobudur sia il tempo del Prambanan ad un costo complessivo di circa 50,00 €.

Il Borobudur è patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco che lo ha completamente restaurato dal 1975 al 1982, dopo la sua scoperta. Abbiamo trovato nel web una foto storica che mostra com’era appena fu scoperto.

L’edificio è strutturato in 10 terrazze, divise in 3 gruppi che rappresentano i 3 regni del samsara: regno del desiderio, regno della forma pfvura (emancipazione dei sensi) e il regno del senza forma, ovvero il progressivo cammino verso il nirvana. Oggi di tutta questa spiritualità rimane molto poco: anche se abbiamo scelto un orario decisamente meno trafficato nell’illusione di “vivere” quanto più possibile il luogo, al nostro arrivo ci siamo ritrovate in mezzo ad una folla di turisti, soprattutto orientali, che si facevano selfie su selfie, violando la sacralità del posto senza nemmeno troppe remore.

Questo non significa che noi non abbiamo scattato foto, ma come al solito ci sono turisti irrispettosi e viaggiatori responsabili e sensibili. Facciamo del nostro meglio per rientrare in questa seconda categoria, vista anche questa sensibilità antropologica che ci contraddistingue.

Rassegnate a non essere sole, abbiamo percorso quella meraviglia in lungo e in largo, fermandoci solo ad ammirare gli scorci più belli che ci regalava la natura di fronte a noi. Siamo uscite che era notte (in Indonesia già a partire dalle 17:30/18:00 inizia a fare buio)  e con tutta calma abbiamo cercato il nostro driver che ci ha poi riportate al nostro hotel che si trovava a Yogyacarta. L’albergo ve lo citiamo solo per sconsigliarvelo, si chiamava Yellow Star Ambarukmo Hotel.

Mentre ci avviamo alla conclusione dell’articolo, rifletto sulla fatidica domanda: ci è piaciuto il Borobudur? Fatico a trovare una risposta, non perché non ci sia piaciuto, di per sé la struttura è estremamente affascinante e va sicuramente vista almeno una volta nella vita, ma perché fondamentalmente non ci ha lasciato dentro quella spiritualità che avremmo voluto afferrare.

 

 

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Florence

Questo non vuole essere un semplice blog di viaggi. Ci sono infatti modi diversi di viaggiare e di osservare. Il nostro è un viaggiare lento, che ci consente di cogliere punti di vista differenti. Soffermarsi su un dettaglio, un volto, il colore di un abito o di una pietanza, un rito o un semplice gesto, a volte ci dice molto più di quello che pensiamo di sapere. Proveremo a raccontarvi il mondo così com'è, attraverso l'obiettivo curioso di una macchina fotografica e lo sguardo attento di un'antropologa. In fondo, si sa, che conoscere l'altro è anche un modo per comprendere meglio noi stessi.

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