Isla Mujeres: vita da isolani
Il cielo rifletteva i ritmi di vita di un’isola caraibica. Tutto procedeva lento e inesorabile, ma non appena il sole iniziò a scomparire all’orizzonte, #islamujeres si animo’ di suoni, colori e odori fino a quel momento impensabili. Lungo la spiaggia c’erano tante famiglie che apparecchiavano come potevano. Mangiavano tortillas, jalapeño, guacamole, chile e nachos, perlopiù. Chiacchieravano, suonavano i loro mariachi, mentre i bambini giocavano spensierati. Li osservavo e pensavo che fossero persone felici. Magari la loro casa si reggeva in piedi per miracolo, magari non si potevano permettere un I Phone, un tablet o un vestito all’ultima moda. Ma sono davvero queste le cose che contano? La vita su quell’isola scorreva tranquilla, ognuno si arrangiava come poteva. Ho visto persone fare i mestieri più strani: dal signore che lucidava le scarpe dei turisti, alla ragazza che prendeva qualche spicciolo accompagnata da un coniglio, fino al vecchietto che trainava con la bici pentoloni di cibo fatti in casa.
Le vie del centro erano un crogiolo di passamanerie. Vendevano di tutto. La gente osservava incuriosita, comprava oggetti inutili e poi si riempiva la pancia in uno dei tanti ristorantini del posto. Il cibo era buono, le strade animate, i bicchieri pieni. Se decidete di andare in Messico, nello Yucatán, non potete non trascorrere qualche giorno su quest’isola meravigliosa.