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Lago Titicaca e Isole Uros

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29 Marzo 2020

Cari amici di Storie Diverse, in questo articolo parleremo del Perù, più precisamente del Lago Titicaca e delle Isole Uros che abbiamo avuto la possibilità di visitare nell’agosto 2019.

Il Titicaca non solo è il diciottesimo lago più grande del mondo, ma è anche il lago navigabile che si trova alla più alta altitudine: ben 8.312 m sul livello del mare. L’etimologia del nome proviene dalla forma che il lago assume dall’alto: un puma che caccia una viscaccia. Puma nell’antica lingua Quechua si dice “Titi”, mentre “Kaka” significa pietra, letteralmente il nome significa “Puma di pietra”.

 
Cosa c’è da sapere sul Titicaca e le Isole Urus?
 
Come raggiungere il Lago Titicaca?

Siamo partite da Arequipa, direzione Puno, e abbiamo viaggiato tutta la notte su un autobus della compagnia di bandiera peruviana, la Cruz del Sur (viaggio comodo, anche se disturbato da alcuni peruviani russatori). Compreso nel biglietto c’era uno spuntino al sacco e la mitica bevanda Inka Cola dallo spaventoso colore giallo fluo e dalla dolcezza nauseante.

A proposito di autobus, vi sconsigliamo assolutamente la compagnia CIVA, stiamo ancora aspettando da agosto  il rimborso di un autobus annullato all’ultimo!

Dalla stazione degli autobus di Puno è venuto a prelevarci un taxi (in accordo con il proprietario dell’isola che ci avrebbe ospitato) che ci ha accompagnato ad uno dei punti di approdo delle barchette che navigano sul lago e che trasportano persone e merci da una sponda all’altra, fino alle fatidiche isole galleggianti.

Qui abbiamo conosciuto Carlos, il capofamiglia di quella che è stata anche la nostra casa nelle Isole Uros per due giorni e due notti.

 

Lago Titicaca Uros

Perché visitare queste isole?

Raccontarvi le sensazioni provate in quei due giorni non è semplice, l’ambientazione è magica, completamente diversa da quella che è la nostra quotidianità. Su queste piccole isole vivono da circa 10.000 anni gli Uros, uomini e donne che hanno scelto di non rinunciare  alle loro tradizioni culturali: gli uomini si occupano della costruzione delle isole, fatte con le canne autoctone di Totora, delle barche e delle loro abitazioni, oltre che della loro manutenzione costante (guardate la video-intervista fatta a Carlos che ci spiega come vengono costruite), mentre alle donne spetta la cura dei propri figli, ma anche il lavoro di tessitura.

Qui non esiste la televisione, non ci sono strade, negozi (quelli più vicini si trovano a Puno a circa 7 km in linea d’aria dalle isole), né auto; non ci sono rumori assordanti creati dal traffico, di tanto in tanto si incontra qualche piccola barchetta, nulla di più. Le isole sono avvolte da una pacifica quiete. Tutto intorno c’è un silenzio rigenerante che viene interrotto soltanto dal fluttuare delle isolette che galleggiano sulle acque del lago e dallo starnazzìo delle anatre dal becco blu che vivono in queste acque insieme a tantissimi altri uccelli.

 

 

Gli Uros non sono contaminati dalla modernità e dalla sua velocità, al contrario, da sempre vivono isolati dal mondo circostante, conducendo una vita semplice, ma con un bagaglio culturale estremamente ricco. Se da una parte sono ancora fortemente legati al loro passato, dall’altra sono proiettati verso il futuro: un futuro fatto però di valori saldi, di fatica, di lavoro manuale e di ricerca spirituale.

Gli Uros hanno un grande attaccamento alla loro cultura e tradizione, così forte che possono permettersi il lusso della libertà. I loro figli vengono istruiti ed educati nelle loro scuole, ma se vorranno da grandi potranno andare a vivere nella città.

Per noi di Storie Diverse tutto questo è quello che più ci stimola e ci piace ricercare nei nostri viaggi: l’essenzialità della vita. Quella semplicità che nella frenesia quotidiana a volte ci sfugge, distratti come siamo dal lavoro, dall’arrivismo e da quel sentirci il centro del mondo, tipico della nostra società “occidentale”. Riuscire dunque ad assaporare queste realtà (che sono appunto “DIVERSE” come lo sono le nostre “STORIE”) ci aiuta a riflettere su quella che è davvero la vita e a capirne il senso. Quantomeno ci proviamo!

Infine come possiamo dimenticare quel cielo stellato che dopo il tramonto, nel crepuscolo, si affacciava sopra le nostre teste. Non c’erano luci artificiali sulle isole e questo ti consentiva di osservare l’intero firmamento con tutte le sue costellazioni: ogni stella ci lasciava senza fiato.

 

Dove soggiornare sulle Isole Uros?

Noi abbiamo soggiornato due giorni all’ Uros Lake Titicaca Lodge di Carlos che ci ha coccolato preparandoci tutti i pasti, dalla colazione alla cena. Nei giorni seguenti il nostro arrivo abbiamo visitato prima Taquile (di cui parleremo in un apposito articolo), poi Puno e infine abbiamo provato insieme a Carlos ad immergerci nella vita degli Uros.

Il Perù di sicuro ci ha regalato forti emozioni, soprattutto per i suoi paesaggi che sono unici al mondo, esattamente come lo sono queste isole e i suoi abitanti.  Se ci doveste chiedere se vi consigliamo un viaggio in Perù e di visitare il lago Titicaca, non possiamo che rispondervi così: cercate il primo volo, fate i bagagli e partite!

 

 

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Florence

Questo non vuole essere un semplice blog di viaggi. Ci sono infatti modi diversi di viaggiare e di osservare. Il nostro è un viaggiare lento, che ci consente di cogliere punti di vista differenti. Soffermarsi su un dettaglio, un volto, il colore di un abito o di una pietanza, un rito o un semplice gesto, a volte ci dice molto più di quello che pensiamo di sapere. Proveremo a raccontarvi il mondo così com'è, attraverso l'obiettivo curioso di una macchina fotografica e lo sguardo attento di un'antropologa. In fondo, si sa, che conoscere l'altro è anche un modo per comprendere meglio noi stessi.

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